Il Governo Letta non era in grado
di risolvere i problemi dell’Italia. Occorreva cambiare. Sono stato un suo
oppositore fin dall’inizio, nessun rimpianto. Ma sono rimasto molto colpito dal
modo in cui il cambiamento è avvenuto. Una crisi di governo è stata aperta e
chiusa nella Direzione di un partito, mentre il Presidente del Consiglio
sfiduciato, già vicesegretario di quel partito, assisteva alla sua liquidazione
politica in televisione dal suo studio di Palazzo Chigi. Di più: Renzi ha
liquidato Letta senza nessuna spiegazione politica, sociale, economica,
personale. Se non quella che Alberto Asor Rosa ha definito “l’energizzazione
vitalistica del processo”: Renzi sarebbe cioè più “energico”, “vitale” e, come
si dice oggi, “veloce”, anzi “smart”, di Letta. Si potrebbe aggiungere: più
“spettacolare”. Ho guardato a Renzi, nei mesi scorsi, sperando di trovare in
lui quella libertà capace di scardinare le liturgie della vecchia nomenclatura.