lunedì 17 febbraio 2014

TRA SHINING E IL PEGGIO DELLA PRIMA REPUBBLICA
di Giorgio Pagano



Il Governo Letta non era in grado di risolvere i problemi dell’Italia. Occorreva cambiare. Sono stato un suo oppositore fin dall’inizio, nessun rimpianto. Ma sono rimasto molto colpito dal modo in cui il cambiamento è avvenuto. Una crisi di governo è stata aperta e chiusa nella Direzione di un partito, mentre il Presidente del Consiglio sfiduciato, già vicesegretario di quel partito, assisteva alla sua liquidazione politica in televisione dal suo studio di Palazzo Chigi. Di più: Renzi ha liquidato Letta senza nessuna spiegazione politica, sociale, economica, personale. Se non quella che Alberto Asor Rosa ha definito “l’energizzazione vitalistica del processo”: Renzi sarebbe cioè più “energico”, “vitale” e, come si dice oggi, “veloce”, anzi “smart”, di Letta. Si potrebbe aggiungere: più “spettacolare”. Ho guardato a Renzi, nei mesi scorsi, sperando di trovare in lui quella libertà capace di scardinare le liturgie della vecchia nomenclatura.