Forse occorrerà qualche giorno in più per una riflessione sui risultati del Congresso PD attuato con le primarie.
Ma già oggi i numeri parlano chiaro. Esito
previsto da tempo, con numeri che non mi
stupiscono ma che speravo un pò diversi.
Io ho votato Cuperlo e lo rifarei oggi senza
esitazione pensando al futuro degli italiani. Ma la prima cosa che in politica
occorre fare è intendere bene il messaggio politico che esce dall'elettorato
del PD. Contradditorio ed epidermico fin che si vuole, ma quel 68% dei voti a
sostegno di Renzi esprimono a loro modo una volontà di cambiamento e persino
una ribellione al PD che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni.
Matteo Renzi ha proposto un'alternativa
all'esistente che c'era; Gianni Cuperlo un'altra, più profonda e di segno
diverso.
Penso che queste idee diverse sul cambiamento
da costruire continueranno a confrontarsi non più in astratto o a battute, ma
sulle scelte concrete da compiersi già nei prossimi mesi. Facendo i conti con
la realtà e la durezza delle condizioni in cui vivono la maggior parte degli
italiani e con la frammentazione politica ed istituzionale dell'Italia e
dell'Europa.
L'esigenza di cambiare è ciò che oggi unisce il
PD e può dargli forza. Il modo in cui si realizzerà lo verificheremo strada
facendo.
Certo davanti a Renzi, ai suoi sostenitori e a
tutto il PD vi sono prove ardue con un pubblico esigente.
L'attualità della prima della Traviata alla
Scala mi suggerisce una metafora .E'
come se a scegliere ed a spingere sul
proscenio i cantanti dell'opera non sia stato il Direttore del Teatro alla
Scala, ma il pubblico stesso. Il soprano od il tenore non devono solo reggere la prova di una cabaletta corta,
facile e piacevole per il gran pubblico, ma di un'opera assai ardua, lunga e
con passaggi difficili.
Fuor di metafora, ci aspettano periodi non
facili e scelte complesse.
Vedremo, già dai primi atti, e valuteremo.
Tutti insieme.
Ciò che auspico è che non venga meno il bisogno
unitario di cambiare le cose e con esso l'unità di tutto il PD, nel dialogo tra
ispirazioni e culture diverse.
Sandro
Bertagna
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