giovedì 30 maggio 2013

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE – CENTRALE ENEL DELLA SPEZIA
di Rinaldo Rapallini

Commissione Istruttoria per l’IPPC (Integrated Polution Prevention and Control)

– Rapporto conclusivo del 16 aprile 2013-

In questi anni, ho seguito con interesse la procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) relativa alla centrale Enel della nostra città.
Il mio interesse è duplice: in primo luogo come responsabile delle problematiche ambientali ed energetiche della Segreteria Comunale del Partito Democratico per contribuire ad una maggiore conoscenza delle materie connesse ed in secondo luogo per mettere a disposizione di amici e conoscenti le mie competenze acquisite in 38 anni di attività professionale.
Provo di seguito  a mettere in evidenza aspetti, che ritengo non marginali, del rapporto tecnico conclusivo e comunque preliminare rispetto alla Conferenza di Servizio.
Come è noto il Comune della Spezia, tramite l’Assessorato all’Ambiente, chiese nel 2009 all’Istituto Superiore di Sanità una consulenza tecnico scientifica che permettesse all’Ente di contribuire come soggetto attivo alla definizione di parametri ambientali congrui con la salute dei cittadini e rispettosi  delle Direttive Europee in campo ambientale e di ammodernamento tecnologico.

sabato 25 maggio 2013

La priorità deve essere l'occupazione giovanile
di Brando Benifei

In luglio a Berlino si terrà un Consiglio straordinario dei Ministri del Lavoro dei paesi UE per discutere dell'emergenza occupazione in Europa, vera piaga del nostro tempo che non risparmia l'Italia. Gli ultimi dati Istat disponibili evidenziano un peggioramento ulteriore della situazione italiana, con un incremento in particolare rispetto all'anno passato dei giovani disoccupati e della più generale categoria dei giovani inattivi, che non lavorano né studiano né seguono un percorso di formazione professionale. I giovani in questa condizione in Italia sono milioni e sono un problema più accentuato rispetto ad altri paesi con percentuali di disoccupazione anche più elevata della nostra: in Italia “l'esercito della rassegnazione” che, nel migliore dei casi, vive per moltissimi anni delle pensioni dei nonni, degli aiuti dei genitori e di espedienti vari è particolarmente ampio e non più limitato a zone marginali del Paese, come nei decenni di maggiore sviluppo economico.

Alla ricerca della Sinistra perduta
di Giorgio Pagano

La sinistra italiana, che pure esprime Presidenza della Repubblica, del Consiglio, di Camera e Senato, di tante commissioni parlamentari, in realtà non è mai stata così debole: è al minimo storico nella sua capacità di influenza politica e culturale. Il collasso della classe dirigente del Pd ha come epicentro il mancato voto al suo fondatore da parte di 101 franchi tiratori: vale a dire il ribaltamento della sua proposta elettorale e la “resa” al suo avversario storico senza avere neppure il coraggio di dichiararlo. In questo modo Berlusconi, nonostante la sconfitta, ha vinto il dopo elezioni, e il Pd l’ha perso. La Grande Coalizione si regge su rapporti di forza non giustificati dai numeri ma dalla politica del dopo voto, grazie ai quali Berlusconi impone la sua agenda (vedi Imu) e lucra un crescente consenso elettorale, cercando nel frattempo, con la campagna sullo “Statista”, di raggiungere la meta dell’impunità nel giudizio degli italiani.

La sinistra e la tentazione di compiacere la tecnocrazia liberal
di Jonathan Marsella


Austerità, rigorismo nei conti, flessibilità del lavoro. Questi sono stati e in parte sono ancora – nonostante il ripensamento di molti, Francia in testa - gli ingredienti fondamentali per essere considerati un “paese per bene” dalla comunità internazionale e dagli osservatori finanziari, con la complicità di mezzi di informazione che promuovono all’unanimità un dibattito politico ed economico tutto incentrato sulla discontinuità con le vecchie politiche di sperpero e di debito e con il costoso modello di welfare state alla europea per come lo abbiamo conosciuto. Questo sistema di analisi e di commento rilascia vere e proprie patenti di modernità ai governi e ai partiti che sanno radicalmente convertirsi a questi principi e a queste dottrine marginalizzando, soprattutto in Italia, le voci di dissenso che invece sono assai protagoniste nel dibattito pubblico di altre democrazie occidentali, USA in primis.

venerdì 24 maggio 2013

In ricordo di Moro a 35 anni della sua scomparsa
di Marcello Delfino

E’  qualcosa di più di una sensazione, ciò per cui riteniamo che, su quella che è stata la vicenda più tragica della nostra repubblica, ci sia ancora molto di non detto, troppi angoli oscuri che ci negano una verità che fino in fondo non conosciamo ancora. Basta, d'altronde,  scorrere l'ultima fatica letteraria di Ferdinando Imposimato, storico giudice istruttore del caso Moro, per avvalorare dubbi e misteri (“I 55 giorni che hanno cambiato l'Italia” - Newton Compton Editori). Sarà certamente il tempo, come per ogni fatto della storia, ad aiutarci a trovare, come auspicava Giovanni Moro, una verità storica credibile capace di fugare suggestioni conseguenti a troppe domande senza risposta.

Dal Governo ( nato col cesareo ) al Congresso del PD
di Sandro Bertagna

Sul Corriere di oggi compare l'editoriale di Angelo Panebianco dal titolo "Un armistizio indispensabile". Alla buon'ora!
Il politologo, sempre attento alle ragioni sociali e politiche della destra,  si accorge che l'enfasi con cui da quel campo si è parlato a sproposito di "larghe intese" o di "governo politico, frutto di un'alleanza politica" in realtà era mera propaganda  alimentata dal PdL e dal suo leader.
Il PD e il PdL erano e restano partiti alternativi, con progetti politici diversi . Tutto il resto che viene detto, a destra come a sinistra nonchè da Grillo, sono solo chiacchiere. Possono nuocere al Pd, per questo le fanno, ma sempre chiacchiere rimangono.
Del resto è lo stesso on. Alfano che riconosce ora che "Il governo non vive della solidarietà dei partiti, ma della comune volontà di realizzare il programma." Per l'appunto; ma è già qualcosa.

martedì 21 maggio 2013

Presentazione


Cari amici,

                 siamo un gruppo di persone che ha pensato di dar vita ad un blog di cultura politica quale spazio di confronto ed approfondimento su questioni che ci coinvolgono e ci riguardano, sia come italiani o spezzini sia come europei  o cittadini di questo mondo.
Alcuni di noi sono iscritti ed altri anche dirigenti di partiti politici diversi, altri ancora  semplicemente elettori di orientamento democratico e progressista.
Chi ci conosce avvertirà il pluralismo ideale e culturale che ci attraversa, le diverse storie personali in cui ci siamo formati, ma anche la coerente condivisione di valori ed ideali ancorati ai principi ed agli obiettivi della Costituzione della Repubblica.
Avvertiamo tutti un'esigenza di coinvolgimento e di partecipazione consapevole a tutto ciò che ci riguarda. Questo bisogno non è soddisfatto nè dall'attuale sistema politico, nè dal  partito a cui aderiamo o per il quale votiamo, nè dalle istituzioni pubbliche, anche le più territorialmente vicine.
Non cerchiamo in un blog lo sfogo alternativo a ciò di cui avvertiamo la mancanza, non solo e non tanto per noi che in un modo o nell'altro una voce od un ruolo l'abbiamo, quanto essenzialmente  per la pluralità vasta dei cittadini che nel confronto, nella partecipazione, nello studio e nell'analisi delle 
singole questioni possono crescere ed esercitare consapevolmente i propri diritti politici e di cittadinanza attiva.
Questo blog intende essere soprattutto uno stimolo ed una richiesta netta per la riforma domocratica dei partiti, a cominciare dai nostri. Vorremmo partiti veri in grado di dirigere ed esercitare pienamente quel ruolo e quella funzione che la Costituzione (Art. 49) loro assegna.
Questo blog ha scelto un nome, un logo, intenzionalmente non pomposo nè altisonante, ma volutamente popolare: è il blog di Mastro Geppetto. Umile e povero come pochi;  tuttavia questo vecchio falegname è a ben vedere un personaggio di notevole spessore civile ed umano.
Assume su di sè il compito ambizioso di trasformare  un impertinente burattino, sempre facile preda di lusinghe e raggiri, in un ragazzo cosciente e consapevole del valore della propria vita.


Brando Benifei
Laureando in giurisprudenza
Membro del Comitato Centrale del Movimento Federalista Europeo
Sandro Bertagna    
Ex Sindaco della Spezia
Claudia Bertanza
Blogger
Marcello Delfino   
Consigliere comunale
Franca Landi          
Insegnante
Membro Segreteria Provinciale PD
Jonathan Marsella


Iacopo Montefiori  
Impiegato
Segretario Unione Comunale PD
Consigliere comunale
Consigliere  comunale
Laureando in Ingegneria
Giorgio Pagano       
Ex Sindaco della Spezia
Presidente Associazione Culturale “Mediterraneo”
Membro Assemblea Federale SEL
Simone Pecunia
Ingegnere Informatico
Rinaldo Rapallini
Ingegnere
Segreteria Unione Comunale PD
Giuseppe Ricciardi
Ex Presidente Provincia della Spezia
Piera Sommovigo
Avvocato